
Il convegno l’Architettura del Diritto Morale, a cura di Isisuf in collaborazione con l’Avv. Raffaella Pellegrino, analizzerà il ruolo dell’architetto e la tutela dell’opera architettonica con il diritto d’autore.
Nel caso delle opere di architettura su commissione, il pagamento dell’onorario professionale può costituire il corrispettivo per la cessione di tutti i diritti di utilizzazione economica dell’opera d’ingegno denominata, per l’appunto, progetto architettonico. In capo all’autore resta, pertanto, la titolarità del diritto morale di paternità e all’integrità dell’opera, che tuttavia spesso subisce una forte limitazione poiché l’autore non può opporsi alle modifiche (in corso o a fine opera) qualificabili come necessarie.
Per tutte le opere dell’ingegno, infatti, vale il principio generale secondo cui il titolare del diritto d’autore è colui che crea l’opera, come particolare espressione del lavoro intellettuale (art. 6 Legge n. 633/41). Il diritto d’autore è un diritto di proprietà immateriale che comprende: il diritto di utilizzazione economica dell’opera, in ogni forma e modo, originale o derivato (art. 12 Legge n. 633/41) e il diritto morale (art. 20 Legge n. 633/41).
Attraverso il dibattito tra docenti, progettisti, studiosi del Diritto d’Autore e rappresentanti delle Istituzioni, l’Architettura del Diritto Morale cercherà di tracciare una mappa delle disposizioni normative vigenti e analizzare eventuali vuoti legislativi, in relazione alla tutela dell’opera dell’architetto e alle modifiche a cui questa può essere sottoposta.